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Guida Completa alle Locazioni Brevi e alla Cedolare Secca nel 2024

Introduzione alle Locazioni Brevi

Le locazioni brevi rappresentano una modalità sempre più diffusa per affittare immobili a uso abitativo per periodi inferiori a 30 giorni. Questo tipo di contratto è esente dall’obbligo di registrazione, a meno che non sia stato redatto sotto forma di atto pubblico o scrittura privata autentica. Tuttavia, questo non significa che tali locazioni siano esenti da obblighi fiscali, anzi, con la crescente regolamentazione, è fondamentale che i locatori siano a conoscenza delle norme vigenti per evitare sanzioni e per ottimizzare la gestione dei redditi derivanti.

 

Il Nuovo Scenario Normativo per il 2024

L’Introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN)

A partire da settembre 2024, con l’avvio della piattaforma nazionale del Turismo, entrerà in vigore il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni brevi. Questo codice sarà necessario per pubblicizzare le strutture su tutti i canali, sia fisici che digitali. Chi già possiede un codice rilasciato da una Provincia o Regione avrà 30 giorni di tempo dall’avvio della piattaforma per richiedere il CIN nazionale.

 

Requisiti per il CIN:  Per ottenere il CIN, le unità immobiliari devono soddisfare i requisiti di sicurezza stabiliti dalle norme nazionali e regionali. L’assenza del CIN comporterà sanzioni che vanno da 800 a 8.000 euro, e in alcuni casi, come la mancanza delle misure di sicurezza, le multe possono arrivare fino a 5.000 euro.

 

Cosa Cambierà nei Prossimi Mesi?

Con l’introduzione del CIN e la piattaforma nazionale, ci si aspetta un controllo più serrato sulle attività di locazione breve. Questo nuovo sistema aiuterà a contrastare l’evasione fiscale e a garantire che tutte le attività rispettino le norme di sicurezza e trasparenza.

 

La Cedolare Secca per le Locazioni Brevi

La cedolare secca rappresenta un regime fiscale opzionale che sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali sui redditi derivanti da locazioni brevi. Dal 2024, il regime della cedolare secca per le locazioni brevi ha subito alcune modifiche importanti.

 

Aliquote e Condizioni

Aliquota del 26%: Applicabile in generale a tutti i contratti di locazione breve.

Aliquota ridotta al 21% : Applicabile se si affitta una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta. Questo deve essere dichiarato esplicitamente nella dichiarazione dei redditi.

Questa scelta consente ai locatori di semplificare la gestione fiscale, evitando di dover calcolare l’IRPEF sui canoni percepiti e pagando una tassa fissa sull’intero importo ricevuto.

 

Obblighi Fiscali e Sanzioni

I locatori devono decidere se optare per la cedolare secca al momento della dichiarazione dei redditi o quando decidono di registrare il contratto. È importante notare che la mancata richiesta del CIN o l’inosservanza delle nuove normative può comportare sanzioni rilevanti.

 

Affitti Brevi e Gestione Imprenditoriale

La gestione di più unità immobiliari destinate ad affitti brevi può essere considerata un’attività imprenditoriale se supera determinate soglie. In particolare, se si gestiscono più di quattro appartamenti, l’attività è considerata imprenditoriale e soggetta a regole fiscali differenti, incluse l’obbligo di partita IVA e la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

 

Affitti Brevi: Opportunità o Rischio?

Gli affitti brevi possono rappresentare un’opportunità redditizia per i proprietari di immobili, ma comportano anche rischi e costi aggiuntivi. Oltre al pagamento delle imposte, come l’IMU e la tassa rifiuti, i locatori devono tenere conto delle spese di gestione delle utenze e delle commissioni alle piattaforme di intermediazione. Inoltre, è fondamentale rispettare le normative vigenti per evitare sanzioni e per garantire che l’attività sia svolta in modo regolare e sicuro.

 

Considerazioni Pratiche

Gestire un immobile per affitti brevi richiede attenzione non solo agli aspetti fiscali, ma anche a quelli operativi, come la pulizia e la gestione delle prenotazioni. Molti proprietari preferiscono affidarsi a terzi per la gestione, il che comporta costi aggiuntivi ma può aumentare l’occupazione dell’immobile e ridurre lo stress della gestione diretta.

 

Come funziona la cedolare secca per le locazioni brevi nel 2024

Domande Frequenti

  1. Cos’è il CIN e perché è importante?

Il CIN è il Codice Identificativo Nazionale, obbligatorio dal settembre 2024 per pubblicizzare gli immobili destinati alle locazioni brevi. La sua mancanza comporta sanzioni.

 

  1. Quali requisiti devono avere le unità immobiliari per ottenere il CIN?

Devono soddisfare i requisiti di sicurezza previsti dalle normative nazionali e regionali.

 

  1. Cosa cambia con l’introduzione del CIN?

Il CIN renderà obbligatorio il rispetto di norme di sicurezza e trasparenza per tutte le strutture ricettive, riducendo l’evasione fiscale.

 

  1. Quali sono le sanzioni per la mancanza del CIN?

Le sanzioni variano da 800 a 8.000 euro, a seconda della gravità dell’infrazione, e possono arrivare fino a 5.000 euro per la mancanza di requisiti di sicurezza.

 

  1. Come funziona la cedolare secca per le locazioni brevi?

La cedolare secca permette di pagare un’imposta sostitutiva con un’aliquota fissa del 26% o ridotta al 21% per una sola unità immobiliare per anno fiscale.

 

Conclusione

Gestire locazioni brevi può essere un’opportunità economica vantaggiosa, ma è essenziale conoscere e rispettare le normative vigenti per evitare sanzioni. Con l’introduzione del CIN e le nuove regole fiscali del 2024, la trasparenza e il rispetto delle norme sono diventati ancora più cruciali. I locatori dovrebbero informarsi adeguatamente e considerare tutte le opzioni disponibili, compresa la scelta tra cedolare secca e regime fiscale ordinario, per ottimizzare la gestione dei propri immobili.

 

Questa guida è pensata per offrire un quadro completo delle normative vigenti e delle novità introdotte nel 2024. Se hai ulteriori richieste di approfondimenti o altre necessità per il tuo blog, non esitare a chiedere!

 

Cedolare secca per locazioni brevi nel 2024: Guida completa e FAQ essenziali

Affitti brevi e fiscalità: Come ottenere il CIN nel 2024 – Le FAQ più utili

 

FAQ – Locazioni Brevi e Cedolare Secca 2024

  1. Cos’è il Codice Identificativo Nazionale (CIN) e come si ottiene?

Il CIN è un codice obbligatorio per pubblicizzare immobili destinati a locazioni brevi. Si ottiene tramite la piattaforma nazionale del Turismo dopo aver soddisfatto i requisiti di sicurezza.

 

  1. Quali sono i requisiti di sicurezza per ottenere il CIN?
    I requisiti variano in base alla normativa nazionale e regionale, includendo aspetti come l’impiantistica a norma, le uscite di sicurezza e altre misure di protezione dell’inquilino.

 

  1. Quali sono le sanzioni se non si richiede il CIN?

Le sanzioni possono variare da 800 a 8.000 euro, con possibilità di ulteriori multe fino a 5.000 euro per mancanza di requisiti di sicurezza.

 

  1. Cosa succede se non si ottiene il CIN entro il termine stabilito?

L’immobile non potrà essere pubblicizzato per locazioni brevi e si sarà soggetti a sanzioni amministrative.

 

  1. La cedolare secca è obbligatoria per le locazioni brevi?

No, la cedolare secca è un regime opzionale; il locatore può scegliere di tassare i redditi da locazione breve con le aliquote IRPEF ordinarie.

 

  1. Quali sono i vantaggi della cedolare secca per le locazioni brevi?

I principali vantaggi includono la semplicità di gestione fiscale e l’aliquota fissa, che sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali.

 

  1. Posso applicare la cedolare secca su un immobile affittato più volte l’anno?

Sì, purché ogni singolo contratto di locazione non superi i 30 giorni e non si superi il limite di quattro appartamenti locati nell’anno.

 

  1. È possibile passare dal regime ordinario alla cedolare secca durante l’anno fiscale?

No, la scelta della cedolare secca deve essere effettuata per ogni contratto entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

 

  1. Cosa succede se si affitta un immobile per più di 30 giorni?

Se il contratto di locazione supera i 30 giorni, non è più considerato breve e segue le regole fiscali ordinarie, inclusa la registrazione obbligatoria.

 

  1. La cedolare secca sostituisce l’IMU?

No, la cedolare secca sostituisce l’IRPEF sui redditi da locazione e le relative addizionali, ma non l’IMU.

 

  1. Posso affittare più di quattro appartamenti con la cedolare secca?

No, superato il limite di quattro appartamenti, l’attività si considera imprenditoriale e non è più possibile applicare la cedolare secca.

 

  1. Cosa devo fare se gestisco locazioni brevi tramite una piattaforma online?

Devi assicurarti che la piattaforma trasmetta i dati dei contratti all’Agenzia delle Entrate e applichi la ritenuta del 21%.

 

  1. La ritenuta del 21% si applica anche ai servizi accessori offerti con la locazione?

Sì, la ritenuta del 21% si applica all’intero corrispettivo lordo indicato nel contratto, incluso il pagamento per servizi accessori.

 

  1. Quali obblighi ha un intermediario non residente in Italia?

Gli intermediari non residenti devono nominare un rappresentante fiscale in Italia o agire tramite una stabile organizzazione per adempiere agli obblighi fiscali.

 

  1. Posso richiedere il rimborso della ritenuta del 21%?

Sì, se la ritenuta è stata applicata in eccesso rispetto all’imposta dovuta, è possibile richiederne il rimborso tramite la dichiarazione dei redditi.

 

  1. Qual è il termine per la trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate?

La trasmissione deve essere effettuata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di conclusione del contratto.

 

  1. È obbligatorio registrare un contratto di locazione breve?

No, non è obbligatorio registrare i contratti di locazione breve, a meno che non siano formati per atto pubblico o scrittura privata autentica.

 

  1. Le piattaforme online sono tenute a trasmettere i dati dei contratti?

Sì, le piattaforme che facilitano la conclusione del contratto devono trasmettere i dati all’Agenzia delle Entrate.

 

  1. Posso utilizzare la cedolare secca per la sublocazione?

Sì, la cedolare secca può essere applicata anche ai redditi derivanti dalla sublocazione, a condizione che il contratto rientri nei parametri delle locazioni brevi.

 

  1. Le locazioni brevi sono soggette a IVA?

Le locazioni brevi non sono soggette a IVA se stipulate da persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.

 

  1. Quali imposte si pagano se non si opta per la cedolare secca?

Se non si opta per la cedolare secca, i redditi da locazione sono soggetti all’IRPEF e alle relative addizionali, secondo le aliquote progressive.

 

  1. È possibile richiedere il CIN in qualsiasi momento?

Sì, il CIN può essere richiesto tramite la piattaforma nazionale, ma è obbligatorio farlo entro i termini stabiliti per evitare sanzioni.

 

  1. Posso affittare una stanza singola con un contratto di locazione breve?

Sì, è possibile affittare una singola stanza all’interno di un’abitazione con un contratto di locazione breve.

 

  1. È necessario dichiarare i redditi derivanti da locazioni brevi?

Sì, i redditi derivanti da locazioni brevi devono essere dichiarati, indipendentemente dalla scelta della cedolare secca o del regime fiscale ordinario.

 

  1. Quali sanzioni si applicano per l’omessa trasmissione dei dati dei contratti?

L’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati può essere sanzionata con un importo che va da 250 a 2.000 euro.

 

  1. Come si calcola l’importo della cedolare secca?

L’importo della cedolare secca si calcola applicando l’aliquota del 26% o del 21% sull’intero importo del canone di locazione percepito.

 

  1. È possibile compensare l’eccedenza della ritenuta versata?

Sì, l’eccedenza della ritenuta può essere compensata tramite il modello F24, utilizzando i codici tributo specifici indicati dall’Agenzia delle Entrate.

 

  1. Cosa devo fare se affitto un immobile per meno di 30 giorni ma fornisco anche servizi come la colazione?

Se offri servizi aggiuntivi come la colazione, l’attività potrebbe essere considerata imprenditoriale e non rientrare più nella categoria delle locazioni brevi

 

  1. Come posso dimostrare che l’immobile soddisfa i requisiti di sicurezza?

È necessario conservare tutta la documentazione relativa alla conformità dell’immobile alle normative di sicurezza, che può essere richiesta in caso di controlli.

 

  1. La cedolare secca si applica anche alle locazioni di immobili all’estero?

No, la cedolare secca si applica solo agli immobili situati in Italia.

 

  1. È possibile utilizzare la cedolare secca per affitti a uso foresteria?

No, gli affitti a uso foresteria non possono beneficiare della cedolare secca in quanto destinati all’esercizio di un’attività d’impresa.

 

  1. Cosa accade se non viene versata la ritenuta da parte dell’intermediario?

In caso di mancato versamento della ritenuta, l’intermediario è soggetto a sanzioni amministrative e può avvalersi del ravvedimento operoso per sanare l’inadempienza.

 

  1. È necessario conservare la documentazione delle locazioni brevi?

Sì, è necessario conservare tutta la documentazione relativa ai contratti di locazione breve per il periodo previsto per la notifica di un avviso di accertamento.

 

  1. Come si trasmettono i dati dei contratti all’Agenzia delle Entrate?

I dati devono essere trasmessi attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, seguendo le specifiche tecniche pubblicate sul sito ufficiale.

 

  1. Quali sono i rischi se l’attività di locazione breve non è in regola?

I rischi includono sanzioni amministrative, multe elevate, e la possibilità di vedersi classificare l’attività come imprenditoriale, con conseguente aumento della tassazione.

 

  1. È possibile dedurre le spese sostenute per le locazioni brevi?

No, se si opta per la cedolare secca, non è possibile dedurre le spese sostenute per la locazione, a differenza del regime ordinario

 

  1. Gli intermediari devono sempre applicare la ritenuta del 21%?

Sì, gli intermediari che incassano o intervengono nei pagamenti devono applicare la ritenuta del 21% sull’importo lordo indicato nel contratto.

 

  1. Quali dati devono essere inclusi nella comunicazione degli intermediari?

Devono essere comunicati nome, cognome e codice fiscale del locatore, la durata del contratto, l’indirizzo dell’immobile e l’importo del corrispettivo lordo.

 

  1. È possibile cambiare il regime fiscale di un contratto già in corso?

No, una volta scelto il regime fiscale per un contratto, non è possibile modificarlo durante il periodo di validità del contratto stesso.

 

  1. Cosa fare in caso di errata trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate?

In caso di errata trasmissione dei dati, è possibile rettificare la comunicazione utilizzando le modalità telematiche predisposte dall’Agenzia delle Entrate entro 15 giorni dalla scadenza.

 

Esempi concreti per l'applicazione della cedolare secca nelle locazioni brevi.

Ecco dieci esempi pratici che coprono diverse situazioni relative alle locazioni brevi e all’applicazione della cedolare secca

 

Esempio 1: Affitto di una Casa al Mare per le Vacanze

Scenario: Un proprietario di una casa al mare decide di affittarla ai turisti durante l’estate. Ogni contratto di locazione ha una durata di 7-14 giorni.

Applicazione: Il proprietario può optare per la cedolare secca con un’aliquota del 26% sui redditi derivanti da queste locazioni. Poiché affitta la stessa casa per più contratti brevi, non è necessaria la registrazione del contratto e può dichiarare i redditi nella dichiarazione annuale dei redditi

 

Esempio 2: Affitto di una Stanza in Appartamento

Scenario: Il titolare di un contratto di locazione per un appartamento decide di subaffittare una stanza per 20 giorni a uno studente che sta frequentando un corso intensivo.

Applicazione: Il titolare del contratto può optare per la cedolare secca al 21% sui redditi derivanti da questa sublocazione, poiché si tratta di una locazione breve che rientra nei parametri stabiliti dalla legge

 

Esempio 3: Gestione di Più Appartamenti in una Città d’Arte

Scenario: Un proprietario possiede cinque appartamenti nel centro storico di una città turistica che affitta a turisti con contratti di locazione breve, ciascuno per meno di 30 giorni.

Applicazione: Poiché supera il limite di quattro appartamenti locati, l’attività viene considerata imprenditoriale. Il proprietario deve quindi registrare una partita IVA, segnalare l’attività al comune tramite SCIA e non può più optare per la cedolare secca.

 

Esempio 4: Locazione Breve con Servizi Aggiuntivi

Scenario: Un proprietario affitta la sua casa di campagna per un weekend e offre anche la colazione e un servizio di noleggio biciclette.

Applicazione: In questo caso, l’offerta di servizi aggiuntivi rende la locazione un’attività imprenditoriale, quindi non è possibile applicare la cedolare secca e i proventi devono essere tassati come proventi di attività d’impresa.

 

Esempio 5: Affitto di una Villetta Tramite Piattaforma Online

Scenario: Un proprietario affitta la sua villetta in montagna per brevi periodi tramite una piattaforma online, che gestisce interamente il processo di prenotazione e pagamento.

Applicazione: La piattaforma è tenuta ad applicare una ritenuta del 21% sull’importo lordo dovuto per la locazione e a trasmettere i dati del contratto all’Agenzia delle Entrate. Il proprietario riceverà il pagamento netto e dovrà riportare le ritenute nella sua dichiarazione dei redditi.

 

Esempio 6: Locazione Breve per Eventi Speciali

Scenario: Un proprietario affitta la sua villa per 5 giorni durante un evento speciale in città. L’affitto è piuttosto elevato e include servizi come catering e organizzazione dell’evento.

Applicazione: L’aggiunta di servizi come il catering rende la locazione una prestazione di servizi completa e viene considerata attività d’impresa. Il proprietario non può optare per la cedolare secca e deve tassare i proventi con il regime fiscale ordinario per attività commerciali.

 

Esempio 7: Affitto Breve in Coinquilinato

Scenario: Due coinquilini condividono un appartamento in affitto e decidono di subaffittare la loro terza stanza per due settimane durante l’estate.

Applicazione: I coinquilini possono optare per la cedolare secca al 21% sui proventi derivanti dalla sublocazione, purché la durata del contratto non superi i 30 giorni. Entrambi dichiareranno la loro quota di reddito nella dichiarazione annuale.

 

Esempio 8: Locazione di una Casa per Lavoratori Temporanei

Scenario: Un’azienda contatta un proprietario per affittare la sua casa per 15 giorni, destinandola a uno dei suoi dipendenti in trasferta.

Applicazione: Poiché il contratto viene stipulato dall’azienda e non da una persona fisica per scopi abitativi, non rientra nella disciplina delle locazioni brevi e non è possibile applicare la cedolare secca. Il proprietario dovrà applicare la tassazione ordinaria sui redditi derivanti da questa locazione.

 

Esempio 9: Subaffitto di un Appartamento durante le Vacanze Estive

Scenario: Un inquilino affitta un appartamento a Roma, ma decide di subaffittarlo durante le vacanze estive per un mese intero.

Applicazione: L’inquilino non può optare per la cedolare secca in questo caso, perché la durata del contratto supera i 30 giorni. Deve quindi seguire la tassazione ordinaria sui redditi da sublocazione.

 

Esempio 10: Locazione Breve di un Immobile per Eventi Culturali

Scenario: Un proprietario affitta un loft nel centro di Milano per 7 giorni a un gruppo di artisti che partecipano a un festival culturale.

Applicazione: Il proprietario può optare per la cedolare secca al 26% sui proventi derivanti dalla locazione, poiché il contratto è di breve durata e non include servizi che qualificano l’attività come imprenditoriale.

 

Aggiornamento normativo sugli affitti brevi.

 

Ecco il riepilogo aggiornato dei rimandi normativi per gli affitti brevi, fornito:

  1. DPR n. 600/1973

– **Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi**: Questo decreto stabilisce le regole generali per l’accertamento delle imposte sui redditi, incluse quelle derivanti dalle locazioni brevi. Regola anche gli obblighi di trasmissione dei dati e le modalità di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

[Accedi al testo completo del DPR n. 600/1973]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=%7b178F0CBC-1969-49F3-974E-7C0E87B9A568%7d)**

 

  1. DPR n. 917/1986 (TUIR)

Testo Unico delle Imposte sui Redditi: Regola la tassazione dei redditi in Italia, incluso il trattamento dei redditi derivanti da locazioni brevi. Il TUIR stabilisce le aliquote IRPEF e le relative addizionali, applicabili ai redditi da locazione se non si opta per la cedolare secca.

[Accedi al testo completo del DPR n. 917/1986]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=%7b31D694E8-4398-4030-873B-FEAF5A6647F9%7d)**

 

  1. Decreto Legislativo n. 471/1997

– Disciplina delle sanzioni in caso di inadempienze fiscali: Disciplina le sanzioni per l’omessa, incompleta o infedele comunicazione dei dati relativi ai contratti di locazione breve e per la mancata applicazione della ritenuta del 21% da parte degli intermediari.

[Accedi al testo completo del Decreto Legislativo n. 471/1997]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=%7b801545C2-D10E-4D66-88A5-E96B883E6AEE%7d)**

 

  1. DPR n. 322/1998

-Modalità di presentazione delle dichiarazioni delle imposte sui redditi: Regola le modalità di presentazione delle dichiarazioni, inclusa l’imposta sostitutiva derivante dalle locazioni brevi, come la cedolare secca.

 [Accedi al testo completo del DPR n. 22/1998]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getSommario&id=%7b7E1625EF-3F0C-4E42-975A-F50F9219A751%7d)**

 

  1. Decreto Legislativo n. 23/2011

Cedolare Secca sugli Affitti: Regola l’applicazione della cedolare secca sugli affitti, inclusi i contratti di locazione breve. La cedolare secca è un’imposta sostitutiva che permette di applicare un’aliquota fissa sui redditi da locazione, semplificando la tassazione rispetto al regime ordinario.

Accedi al testo completo del Decreto Legislativo n.23/2011]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getArticolo&id=%7b8FF32A98-3825-437F-8FA7-70C036912C4E%7d&codiceOrdinamento=200000300000000&articolo=Articolo%203)**

 

  1. Decreto Legge n. 50/2017

Regime fiscale delle locazioni brevi e obblighi per gli intermediari:

Convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, regola il regime fiscale delle locazioni brevi e introduce specifici obblighi per gli intermediari immobiliari, inclusi quelli che operano online, come l’obbligo di applicare una ritenuta del 21% sui canoni e di comunicare i dati dei contratti all’Agenzia delle Entrate.

Accedi al testo completo del Decreto Legge n. 50/2017

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getArticolo&id=%7b2EDE8235-A582-4D43-B44B-7A62D72DEECF%7d&codiceOrdinamento=200000400000000&articolo=Articolo%204)**

 

  1. Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 88/E del 5 luglio 2017

Codice tributo per le ritenute sui contratti di locazione breve: Istituisce il codice tributo “1919” per il versamento delle ritenute del 21% sui canoni di locazione breve incassati dagli intermediari.

[Accedi al testo completo della Risoluzione n. 88/E del 5 luglio 2017]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getPrassiDetail.do?id=%7b7A447502-421E-4102-B996-CC63D0A2B915%7d)**

 

  1. Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12 luglio 2017

Adempimenti degli intermediari immobiliari : Dettaglia gli adempimenti che devono essere effettuati dagli intermediari che esercitano attività di intermediazione immobiliare, incluse le piattaforme online, con riguardo alle locazioni brevi.

Accedi al testo completo del Provvedimento del 12 luglio 2017]

(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/-/provvedimento-del-17-marzo-2022)**

 

  1. Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 24/E del 12 ottobre 2017

– Chiarimenti sul regime fiscale delle locazioni brevi: Fornisce chiarimenti sull’applicazione delle normative fiscali riguardanti le locazioni brevi, inclusi i dettagli sui requisiti necessari per beneficiare della cedolare secca e gli obblighi per gli intermediari.

[Accedi al testo completo della Circolare n. 24/E del 12 ottobre 2017]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getPrassiDetail.do?id=%7bBC3A7E24-6656-452E-9FFF-248074A39845%7d)**

 

  1. Legge n. 178/2020 (Legge di Bilancio 2021)

– Limite massimo di appartamenti per la cedolare secca: Stabilisce il limite massimo di quattro appartamenti per l’applicazione della cedolare secca sulle locazioni brevi. Se si superano questi limiti, l’attività è considerata imprenditoriale.

Accedi al testo completo della Legge n. 178/2020

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getArticolo&id=%7bD0A14C3A-D36D-4BAA-8DC6-5425956861E8%7d&codiceOrdinamento=0000000000000010000000000000000000000000005950000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000&articolo=Articolo%201%20com%20595)**

 

  1. Legge n. 213/2023

Modifiche alla disciplina fiscale delle locazioni brevi: Introduce modifiche alla disciplina fiscale delle locazioni brevi, applicabili dal 1° gennaio 2024, tra cui l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) e ulteriori obblighi per i locatori e gli intermediari.

[Accedi al testo completo della Legge n. 213/2023]

(https://def.finanze.it/DocTribFrontend/getAttoNormativoDetail.do?ACTION=getArticolo&id=%7b63CA3197-EF68-4A63-8EBE-B6923B21073E%7d&codiceOrdinamento=0000000000000010000000000000000000000000000630000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000000&articolo=Articolo%201%20com%2063)**

 

  1. Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 10 del 10 maggio 2024

Aggiornamenti e novità sulla disciplina delle locazioni brevi per il 2024 : Fornisce aggiornamenti e chiarimenti sulla disciplina delle locazioni brevi per l’anno fiscale 2024, incluso l’uso del CIN e l’applicazione della cedolare secca.

Accedi al testo completo della Circolare n. 10 del 10 maggio 2024]

(https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/-/provvedimento-del-17-marzo-2022)**

 

Risorse Online e Canali Social dell’Agenzia delle Entrate

Per chi desidera rimanere aggiornato sulle ultime novità fiscali, normative e per accedere a guide e approfondimenti ufficiali, ecco le risorse online e i canali social dell’Agenzia delle Entrate:

 

Sito Web Ufficiale dell’Agenzia delle Entrate 

Il sito ufficiale offre una vasta gamma di servizi online, moduli, normative, guide fiscali e comunicati stampa. È il punto di riferimento principale per informazioni ufficiali.

[www.agenziaentrate.gov.it](https://www.agenziaentrate.gov.it)

 

FiscoOggi

Rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate, che pubblica notizie, articoli e approfondimenti su questioni fiscali, con un focus particolare su leggi e regolamenti in materia di imposte.

[www.fiscooggi.it](https://www.fiscooggi.it)

 

Facebook

La pagina ufficiale dell’Agenzia delle Entrate su Facebook è un canale utile per ricevere aggiornamenti rapidi, notizie e per interagire con l’Agenzia tramite i commenti.

[Agenzia delle Entrate su Facebook](https://www.facebook.com/agenziadelleentrate/)

 

Twitter 

Il profilo Twitter dell’Agenzia delle Entrate è ideale per seguire aggiornamenti in tempo reale su scadenze, nuovi regolamenti e comunicati ufficiali.

[Agenzia delle Entrate su Twitter](https://twitter.com/Agenzia_Entrate)

 

YouTube 

Il canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate offre video guide, tutorial, webinar e conferenze stampa su temi fiscali e normativi.

[Canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate](https://www.youtube.com/user/Entrateinvideo)

 

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